14 marzo 2013

L'importanza di credere.

Da ragazza frequentavo un gruppo biblico, mi piaceva leggere la Bibbia e interpretare il messaggio di Cristo, un messaggio d'amore e di forza come pochi altri, e quando finivamo mi sentivo più ricca, perché più ricca di spirito.

Il corso era tenuto da un prete che non mi considerava la sua preferita, che è un modo carino per dire che mi criticava neanche tanto velatamente. Diceva che era sicuro che non mi sarei mai sposata, e sono felice che si sia sbagliato. Le sue critiche non mi hanno allontanato dalla chiesa, anzi se è possibile mi hanno avvicinato di più. Questo per dire che anche se gli uomini di Dio possono sbagliare, la chiesa siamo noi, le nostre scelte, i nostri valori e i nostri sogni.

Ieri sera stavo come molti di voi davanti alla tv, ipnotizzata da quella folla e quella piazza panorama dei miei anni universitari e che ho nel cuore perché luogo simbolico e reale della mia religione. Io di religione non parlo quasi mai, non sono brava a farlo e la relego ad una aspetto intimo, ma non per questo meno importante della mia vita.

Mi sono commossa a vedere il nuovo papa, un uomo di Dio che mi ha dato l'impressione di un "prete", un uomo che già per le sue scelte sembra diverso ma che avrà presto modo di svelarsi. Ieri sera ho fatto un'overdose di trasmissioni televisive e articoli di giornale, oltre che di contatti Facebook improvvisamente divenuti vaticanisti, e già fioccano critiche, perché si sa che l'uomo non riesce a sedersi e fare solo un po' da spettatore.

Io non amo le critiche veloci, sono più amante degli amori veloci, preferisco essere delusa che partire aspettandomi il peggio. E sono fiduciosa, sempre. Sono una fervente sostenitrice della capacità dell'uomo di migliorarsi, anche quando sembra che tutto sia andato in malora, e come tale penso che anche la Chiesa lo possa fare, sicuramente con molte difficoltà, perché il cuore degli uomini non è facile da gestire, e nemmeno i suoi difetti, e la chiesa è fatta di uomini.

Sono sicura che credere faccia bene all'anima, poi ognuno decide in cosa credere, ma avere un animo disposto all'amore, quello universale, quello ci permette di fare del bene, sempre. E ieri sera sono andata a letto più felice, con una piccola speranza nel cuore, la speranza che tutto più cambiare, specialmente quando sembra che nulla possa cambiare.

29 commenti:

  1. che la chiesa sia fatta semplicemente di uomini lo dicono principalmente gli atei. i cattolici, quelli più "integralisti" almeno, credono nel dogma dell'infallibilità del papa, e che il papa è Dio sceso in Terra. e allora di cosa stiamo parlando? qualunque cosa faccia il papa non può sbagliare. se resiste fino all'ultimo è coraggioso, se si dimette è coraggioso. chiunque avessero scelto oggi per i cattolici sarebbe stato un buon segno perchè si sa, il conclave esprime la volontà di Dio e quindi non può che essere infallibile. non è una critica nei confronti di quello che scrivi tu, è ovvio, che mi sembra molto equilibrato e sincero. solo che mi piacerebbe che ci si ricordasse un po' più spesso che parliamo di uomini, e che come tutti gli uomini di potere sono esposti alle critiche e non devono essere esenti da giudizi nel merito del loro passato.

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    1. Sai cosa penso? Che tantissima gente si sia allontanata dalla chiesa per gli errori fatti dagli uomini di Dio, ma che sia sbagliato. Io sono credente, lo sono sempre stata, lo è la mia famiglia e da quando sono piccola mi sono sempre rapportata in un modo o nell'altro con questo mondo. Ma quando io parlo di credere lo faccio nel senso più intimo e primitivo del termine, nel senso che io intendo più vero, quello che ti fa stare bene perché sentì l'immensità di amore di cui il mondo è capace.

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    2. Comunque in credo nell'infallibilità del papa, basta guardare indietro nella storia per vedere cosa i papi sono stati capaci di fare, ma ho fede e voglio credere. E spesso si critica troppo facilmente, magari a volte è meglio aspettare per giudicare.

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    3. Il Papa per i cattolici non è Dio sceso in Terra, ma è il suo tramite. Non è la stessa cosa.
      Non sono cattolica. Credo in un unico Dio che si prega in molti modi diversi. Ho una sorella cattolica praticante mentre l'altra chiama Dio con il nome di Allah.
      Sono stata cattolica praticante in passato finchè mi sono iscritta all'università e ho dovuto studiare teologia e ho capito che la catechesi è altra cosa.
      Ho seguito con passione il conclave, ho atteso il nuovo Papa in trepidante attesa perchè la Chiesa è l'organismo politico ad oggi più potente al mondo con esponenti in ogni continente e una realtà capillare grazie alle congregazioni che da secoli influisce sull'educazione oltre che sull'aspetto prettamente religioso.
      Avrete notato che i discorsi fatti sulla nazionalità del papa, sulla scelta dei suoi ministri ecc non è religiosa ma politica.
      Mi sono commossa vedendo come te, Laura, un prete non 'bardato' d'oro e che si è inchinato davanti ai fedeli ricevendo la loro benedizione.
      A poche ore dall'elezione ho letto il solo marciume. Me ne dispiaccio. Ma resto centrata sulla sensazione di umiltà e semplicità che Papa Francesco ha trasmesso.
      Il giudizio credo non spetti all'Uomo, ma a Dio. Con qualunque nomi lo si chiami.

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    4. che il giudizio spetti non a noi è una delle cose che più facilmente si dimenticano. Pure io ho letto cose che avrei preferito non leggere ma non me ne meraviglio.

      Grazie mille per il tuo bellissimo commento!

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    5. Scusate, mi intrometto: Mathilda, davvero, bellissimo commento! :)

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  2. molto bello il tuo pensiero!
    V.

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  3. Laura, condivido molto quello che scrivi. Io sono praticamente cresciuta in una parrocchia, il mio parroco (molto illuminato) era ed è un mio secondo papà e in questo sono stata molto fortunata. Non sopporto le critiche a tutti i costi, anche da parte di chi non si informa, e in questi giorni nel web se ne leggono tantissime (tutti vaticanisti, tutti politologi, e quando ci saranno i mondiali di calcio tutti commissari tecnici: un popolo di tifosi). "La Chiesa siamo noi" è una frase molto vera. Difficile da far capire sia a chi crede sia a chi non crede. Ciao, buona giornata! :)

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    1. ciao vale :)
      però se ci pensi è tutto lì, essere cristiani è esserlo nella vita di tutti i giorni, non dimenticare mai le cose importanti, chi sta peggio di noi, e ringraziare ogni giorno per tutte le nostre fortune. La chiesa siamo noi perchè è il nostro stesso vivere secondo i suoi valori che renderebbe il mondo migliore. Basterebbe così poco

      Buona giornata a te :)

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  4. A CosmicMummy vorrei dire che Dio insegna il Perdono sulla base del VERO pentimento. Se è vero che ci sono stati errori in passato (e per cortesia facciamo attenzione a non puntare facilmente il dito perchè è facile farlo da lontano, o solo per aver letto qualcosa in riguardo.. gestire certe situazioni sociali e politiche come quella che c'è stata in Argentina non è poi così semplice) e se c'è stato anche un forte Mea Culpa e un VERO pentimento, Dio perdona e le persone CAMBIANO radicalmente.

    Il Perdono di Dio si basa su questo... quando si dice "basta che chiedi perdono e sei assolto" non è proprio così. Se ci si crede o no questa è una cosa personale, una questione di fede.
    Potrebbe invece essere un motivo che lo ha spinto a diventare una persona meravigliosa come magari è oggi.
    Io credo che invece di giudicare quello che è stato prima del pentimento si debba giudicare l'uomo che prende in consegna la Chiesa oggi, come è oggi.
    Oggi lui è il Papa... il Papa è il Vicario di Dio, lo rappresenta. Non è Dio stesso.

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    1. sottoscrivo.
      Spesso ci si dimentica cosa Dio diceva e quanto Dio perdonava. Forse avremmo tutti bisogno di tornare alla fede primitiva

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  5. Laura, sono Arianna e ti seguo silenziosamente, ma spesso. Partecipo alla tua bella iniziativa di "Share your link"

    Ieri serasono stata presa anche io da un'emozione nuova di serenità positiva. Quasi senza saperlo, abbiamo scritto le stesse cose. Spero che questa nuova pagina dia a tutti una spinta di grinta e di ottimismo, poi il resto verrà. Se vuoi ecco cosa ho scritto ieri prima di andare a letto:
    http://conlemaninelsacher.blogspot.it/2013/03/sono-vecchia-e-sentimentale-che-ci.html

    Io non sono mai stata una fervente persona di chiesa, ma forse Chiesa, fede, amore sono i rami di uno stesso albero. QUello degli "uomini di buona volontà", COme ha detto Papa Francesco. Prima di tutto siamo uomini di buona volontà, poi viene il resto.
    Grazie mille per le tue parole! Ciao e a presto.
    Arianna

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    1. Grazie Arianna!
      Io penso che tutti noi abbiamo bisogno di credere, poi ognuno decide in chi credere e come credere ma la fede nutre l'anima e questo è bellissimo!

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  6. Bel post! Condivido il tuo pensiero e voglio essere soprattutto ottimista.

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    1. Grazie :)
      L'ottimismo è il mio mantra, specialemnte in questo periodo, ce ne vuole veramente bisogno!

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  7. @Laura e Lallabel.condivido in pieno cio' che scrivete.La chiesa siamo noi,tutti,laici e non, e il Papa e' la nostra guida,la guida e il pastore di tutti.Di Dio incarnato ce n'e' stato uno solo,dopodiche' Dio ha affidato il mondo agli uomini,conoscendone I limiti e le imperfezioni.Il Papa e' guidato dallo spirito santo,dalla preghiera,anche la nostra,e fara' il meglio per tutti,ma potra' anche sbagliare,aspettiamocelo.Non giudichiamolo subito,ma anche dopo tratteniamoci,siamo tutti peccatori,tutti abbiamo bisogno di misericordia.La chiesa e' fatta di uomini,e' nella storia,non in uno spazio astratto e intangibile.E' soggetta ai cambiamenti,tenendo pero' certi punti sempre fermi e immutabili.Se ha resistito a oltre 2000 anni,a terremoti piuttosto grossi,io non ho paura.La paura non appartiene a chi crede.

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  8. Grazie Laura, è una bellissima riflessione.
    Anch'io mi sono addormentata felicissima e stamattina mi sono svegliata con quella sensazione strana in cui sai che c'è qualcosa di bello e gioioso che è accaduto ma non lo realizzi ancora pienamente.

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  9. Sono d'accordissimo con te.
    Son pericolosi gli animi sterili

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  10. È presto, secondo me, per giudizi. Mi è piaciuta la semplicità ed è stato emozionante la proclamazione, le prime parole...
    Lasciamogli tempo e giudichiamo i risultati.
    Da fare ne avrà...

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  11. che bel post Laura... anche io ho scritto su di lui, ma ben più miseramente... bello bello!!

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  12. Bel post, Laura. La penso esattamente come te.

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  13. che belle parole Laura concordo.

    Noi Chiesa da ieri sera non siamo più orfani..!!!!Lo Spirito Santo ha mandato questo prete argentino come nuovo Pietro..
    Avete fatto caso che non ha mai usato la parola Papa ma vescovo di Roma o Nuovo pietro?
    Si voleva mettere e levare la stola da solo e con umiltà ha chiesto di pregare per lui inquanto chiesa.... vuole camminare insieme al suo popolo...... e già la scelta del nome secondo me è stata fondamentale!!!
    Con infantile entusiasmo ho seguito il concalve e aspettato che da quella loggia uscisse il nostro Papa e il suo volto mi è piaciuto molto..
    COme ha già scritto qualcuno la chiesa è composta da uomini e l'infallibilità appartiene solo a Dio.....
    dobbiamo armarci tutti di fede speranza e gioia e vedere cosa ci riserba il futuro come inizio però direi che no è male!!!

    grazie Laura

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  14. Bellissimo post e molto belli anche alcuni commenti.
    La penso come te.
    Voglio essere ottimista.
    Perché ci credo e voglio crederci. Voglio credere che la Chiesa, fatta di uomini, possa migliorarsi e crescere vicino ai propri fedeli e non.

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  15. Molto bello il tuo post,grazie per aver condiviso le tue impressioni.Anche per me è stata una grande emozione, e la scelta da parte sua di chiamarsi Francesco è stato un gesto molto forte e un chiaro segno di cambiamento per una chiesa più umile e più vicina verso i bisogni dei più deboli e poveri anche nello spirito.Ma la cosa che mi ha emozionato di più è stato quel Padre nostro recitato e che alzandomi in piedi ho recitato assieme a lui :)
    Carmen

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  16. Bellissimo post, Laura <3 condivido in pieno!

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  17. c'è una sorpresa per te se passi da me!!!!
    ciao veronica

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  18. Che bel post Laura e' un tema così difficile e tu l'hai affrontato benissimo. Grazie

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